Tra sabato 15 e domnica 16 febbraio si sono svolti tre Living Lab regionali, organizzati nell'ambito del progetto nazionale Uisp Tran-Sport che intende valorizzare il ruolo dello sport e dell’attività fisica come strumento per favorire lo sviluppo sociale, economico e ambientale delle comunità territoriali attraverso la valorizzazione di un approccio integrato e partecipativo. Il progetto è realizzato con il finanziamento concesso dal ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2023 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo n. 117/2017.
Sabato 15 febbraio l'Uisp Emilia Romagna ha organizzato a Bologna il Living Lab, promosso nell'ambito dell'XI Congresso Uisp Emilia-Romagna. L'incontro ha dato vita ad un ampio confronto che è stata un'occasione unica per sentire voci esterne rispetto al mondo Uisp su tanti temi che toccano in maniera determinante anche il mondo dell'associazionismo sportivo: salute e prevenzione, cambiamenti climatici, evoluzione demografica, costo dei conflitti. Hanno aperto i lavori i saluti istituzionali di Roberta Frisoni, assessora allo sport e turismo della regione Emilia-Romagna: "Raccontare le belle storie di sport è un valore aggiunto alle nostre politiche, siamo felici di collaborare assieme a un'associazione che ha nel proprio motto l'hashtag #sportpertutti".
È seguito il nocciolo vero e proprio del LivingLab all'interno del progetto TranSport, aperto dal presidente della regione, Michele de Pascale, con un video-intervento sul tema della sostenibilità sanitaria: "Anche Uisp Emilia-Romagna affronta il tema centrale della sfida che abbiamo lanciato agli emiliano-romagnoli per i prossimi cinque anni – le parole del presidente – quello di una nuova visione, onnicomprensiva, delle politiche per la salute. Rischiamo di passare alla storia come la generazione che distrugge il Sistema Sanitario Nazionale, e lo dice il presidente di una regione in cui il sistema è più efficiente che in altri luoghi. L’Emilia-Romagna vuole lanciare a tutte le associazioni di promozione sportiva, Uisp in testa, la sfida di proteggere la salute in maniera ancora più capillare e particolareggiata, costruendo ad hoc percorsi sportivi adeguati, passando attraverso le attività e gli impianti in un sentiero che parta dall’infanzia e arrivi alla terza età".
Dopo di lui è intervenuto Pierluigi Randi, meteorologo e presidente AMPRO, sul tema dei cambiamenti climatici: "Cè un prima 2023 e un dopo 2023: nulla è più come prima dopo gli sconvolgimenti avvenuti ormai due anni fa. Oggi quantitativi di pioggia che prima non avrebbero comportato problemi, invece li comportano perché l'Appennino non trattiene più le stesse quantità di acqua. La prima reale causa è l'aumento delle temperature globali, che va a velocità doppia nell'area mediterranea. Lo stress da caldo ha ripercussioni anche sulle attività sportive, si dovrà ripensare agli orari in cui fare sport perché certe fasce della giornata possono diventare insostenibili. Altri esempi sportivi? Basta guardare la nevosità degli ultimi anni, bisognerà pensare ad alternative al turismo invernale".
Gianluigi Bovini, statistico e demografo, ha aggiunto: "La popolazione sta cambiando e la fascia della terza età, sempre più preponderante, è anche sempre più sola. Le sfide del sistema sanitario allora, saranno anche quelle della garanzia delle cure a 4-5 milioni di anziani in più. Per lo sport calerà l'utenza giovane ma ci sarà un immenso bacino di utenza con più di 65 anni da andare a intercettare. Il dato critico è quello del calo delle persone in età lavorativa". Infine, Francesca Farruggia, ricercatrice di Scienze Sociali ed Economiche dell'Università La Sapienza di Roma, ha detto: "Sono 56 i conflitti in atto, il numero più alto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, 110 milioni di rifugiati, una spesa militare mai così alta a livello globale. L'Italia è al terzo posto nella UE per spese militari, al 23esimo per spesa sull'istruzione, con il 28% della popolazione analfabeta funzionale, dietro solo la Turchia. Su questo dobbiamo riflettere".
Anche Uisp Piemonte ha tenuto il Living Lab in occasione del Congresso regionale di sabato 15 febbraio. L'incontro, dal titolo "Lo sport in Costituzione, un diritto da realizzare", è stato aperto dalla presidente uscente Patrizia Alfano e ha visto gli interventi di Mauro Berruto, deputato; Lucia Bianco, vicepresidente Fondazione Gruppo Abele; Maria Caire, professoressa dell'Università di Torino, SUISM; Domenico Carretta, assessore Sport, Grandi eventi, Turismo e Tempo Libero della Città di Torino; Alessandro Errigo, sindaco Città di Rivoli; Andrea Gippone, commercialista e membro della Commissione Nazionale Studi sullo Sport; Gabriele Moroni, portavoce Forum Terzo settore Piemonte; Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp; Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese e vicepresidente ANCI Piemonte. Modera MartinoVillosio, giornalista Rai.
Il presidente nazionale Uisp ha aperto il confronto ricordando che l'associazione dello sport per tutti ha radici ben salde nella lotta di Liberazione e che quest'anno, ottantesimo anniversario della fine della guerra, sente una maggiore responsabilità e necessità di ricordare qugli eventi. Tiziano Pesce ha poi parlato dell'inserimento in Costituzione della funzione sociale dello sport: "Il riconoscimento costituzionale, per cui dobbiamo ringraziare in particolare Mauro Berruto, promotore dell'inserimento, arriva a riconoscere qualcosa che c'era già - ha detto Pesce - e che ora va concretizzato. Per farlo c'è bisogno di accompagnare questo straordinario movimento: donne e uomini che sul territorio lavorano con impegno ogni giorno. C'è bisogno di semplificare la vita quotidiana a tutte queste realtà che portano avanti un impegno straordinario di inclusione e coesione delle nostre comunità. Spesso non ci interroghiamo su cosa sarebbe il nostro territorio senza quelle donne, quegli uomini e quegli educatori: lo sport è un bene sociale che accompagna tutte le età della vita. C'è senz'altro bisogno di semplificazione normativa e di armonizzazione, perché da enti di terzo settore ed enti sportivi viviamo una dicotomia che è legata ai registri: spesso si dice che lo sport del terzo settore ha due registri, il Rasd e il Runts, ma ricordo che lo sport e il terzo settore ne hanno tre, perché il registro del Coni c'è ancora, nonostante il ministro per lo sport Abodi in più occasioni lo abbia definito ormai superato. Infine, c'è un tema di riconoscimento e di rappresentanza, ma anche di risorse e di lavoro: l'Uisp ha sempre detto che quelle centinaia di migliaia di donne e uomini, soprattutto giovani, con percorsi formativi importanti alle spalle avevano bisogno di una giusta dignità. La riforma è un primo passaggio, non è sicuramente un punto di arrivo, perchè anche in questo caso c'è bisogno di accompagnamento normativo e di importanti risorse".
Mauro Berruto, dopo aver ringraziato i partecipanti all'incontro, è tornato sullo sport in Costituzione: "Quest'anno non è passato invano perché quel traguardo legislativo indica un punto di partenza e qualche cosa ha messo in moto, però siamo certamente ancora molto lontani dalla sua realizzazione. Un luogo in cui quel diritto esisteva già è la scuola, che prevede il riconoscimento dell'attività motoria e dovrebbe prevedere anche il riconoscimento dell'importanza dell'insegnamento della cultura dello sport. La madre di tutte le battaglie per trasformare in realtà il principio costituzionale passa proprio dalla scuola e c'è un lavoro che la scuola deve fare, innescando un principio di collaborazione con chi lo sport lo pratica sul territorio. In questa occasione voglio condividere una piccola novità che è anche una speranza: ricordo che le palestre scolastiche sono luoghi pubblici, non luoghi di proprietà dei dirigenti scolastici, e spesso vengono messe a disposizione in maniera discrezionale delle società che lavorano sul territorio in orario extrascolastico. Ho presentato una proposta di legge, firmata da tutti i capogruppo della commissione cultura di cui faccio parte e che ha ottenuto il parere favorevole di tutte le altre commissioni per poter arrivare a compimento, che prevede una legge quadro che svincola la responsabilità del dirigente scolastico e permette l'utilizzo da parte delle società delle palestre scolastiche pubbliche in orario extracurriculare. Siamo a un metro dal traguardo che spero di poter festeggiare a bereve".
Domenica 16 febbraio, inoltre, si è svolto il Living Lab Regionale di Uisp Veneto, coordinato da Daniela Rossi. Gli ospiti hanno dato vita ad una tavola rotonda su “Urban health: l’Uisp promuove il benessere dei cittadini". Sono intervenuti Giovanni Gallo, pesidente Associazione ForHest; Alessandro Bedin, presidente nazionale Associazione Pubblici Giardini; Paolo Regini, referente Associazione Medici per l'ambiente per Venezia. Ha moerato l'incontro Giorgio Benizzi, coordinatore del progetto Tran-Sport.
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